Ciao Tiziana
Ci ha lasciati Tiziana Ciliberto.
Fra i molti temi che l’avevano vista impegnata e i diversi ruoli di responsabilità che aveva ricoperto nella sua vita, sempre in modo intelligente e appassionato, sono da annoverare gli anni di collaborazione con il Gruppo Abele e in particolare con l’Università della Strada.
Brillante e coinvolgente come formatrice, Tiziana non mancava mai di unire alla passione quel pizzico di ironia che ri-ancorava all’oggettività gli argomenti, sottolineandone la concretezza e sottraendoli a sterili derive ideologiche.
Conosceva la fatica di vivere e lavorare nelle relazioni di aiuto ed è stata per per i colleghi dell’Università della Strada, oltre che per le persone che ha incontrato e accolto in altri ruoli e luoghi, amica, mentore e sostegno, a seconda di quanto le circostanze richiedessero.
Era capace di ascoltare e di quell'empatia smaliziata di cui è ricco chi ha conosciuto e saputo relativizzare gioia e dolore, forza e fragilità.
Lo scanzonato pragmatismo dell’esperienza arricchiva, invece di diminuire, l’entusiasmo giovanile che i suoi occhi avevano conservato e che trasmetteva ai sui interlocutori durante una formazione o davanti ad un boccale di birra…
E così riusciva ad insegnare a prendersi seriamente poco sul serio, in modo da saper poi accogliere se stessi e gli altri, lo faceva senza una cattedra, naturalmente, informalmente, con leggerezza…
Per questo, e non solo per questo, Tiziana mancherai a tutte e tutti noi dell’Università della Strada.