Una madre protegge la vita. Tutta.
Torino. In una mattina di primavera, incrocio per strada un nonno che tiene per mano il proprio nipotino. Il nonno stringe con l’altra mano un biglietto Gratta&vinci che, rivelatosi non vincente, butta per terra anziché nel cestino a poche decine di metri da loro. Assisto alla scena spingendo mia figlia Giulia di nove mesi sul passeggino. Rimango stupita.
Mentre cammino per tornare a casa lo stupore diventa interrogativo. Mi domando che esempio offriamo alle nuove generazioni con simili gesti. Rifletto sul fatto che basterebbe davvero così poco per non violentare l’ambiente circostante, per preservarlo e, ancor di più, per renderlo migliore: piccoli gesti che dovrebbero far parte della nostra quotidianità e che dovrebbero essere tramandati di generazione di generazione.
Gesti e idee.
Come l’idea che l’ambiente è vita, proprio come quella che nasce, che inizia con un vagito ogni volta che una donna partorisce. Ed è dunque prezioso. Va protetto. Va curato. Va amato. Va accompagnato nella crescita. Va rispettato. Il nostro ambiente non merita i gesti assurdi e irresponsabili raccontati dalle cronache: incendi dolosi, sversamento nelle acque di materiali inquinanti, plastica che soffoca i pesci. A farli commettere, una mentalità priva di scrupoli che porta a credere che l’ambiente sia altro rispetto a noi, che si possa danneggiare in continuazione perché, in fondo, ci saranno sempre gli alberi, l’acqua e i pesci. Invece no. L’ambiente è vita, i danni provocati sono irrimediabili e provocano un ecosistema malato.
Per questo, ogni giorno dobbiamo chiederci cosa possiamo fare per rendere migliore il nostro ambiente, per non proseguire questa devastazione, e metterlo in pratica. Non è concepibile immaginare di delegare alle generazioni future questa riflessione. Al contrario, esse vanno accompagnate, attraverso gli esempi concreti, alla sensibilizzazione nei confronti di questi temi. Non possiamo infatti confidare solo nel coraggio e nella caparbietà di giovani come Greta Thunberg e di associazioni che da anni si battono in difesa dell’ambiente, ma dobbiamo impegnarci in prima persona. Per l’ecosistema. Per noi stessi. Per le generazioni di domani. Perché noi non abbiamo ereditato il mondo dai nostri avi, ma l’abbiamo avuto in prestito dai nostri figli.