Il portato visibile e invisibile dell’aggressività

“The eruption of Mount Vesuvius in the night of 8 August 1779”, illustrazione di Peter Fabris per Campi Phlegaei di William Hamilton (1776-1779)

L'organizzazione è un luogo di contatto e di relazione, fisiologicamente attraversato da dinamiche costruttive e distruttive. La dimensione distruttiva, manipolatoria e sabotatoria dell'aggressività è connaturata ai luoghi di lavoro. È una forma di aggressività passiva, un modo indiretto per esprimere rabbia e risentimento nei confronti di un’altra persona o di un gruppo: non è dichiarata apertamente ma è invisibile, latente, sottotraccia, e quindi apparentemente non presente. È un’ostilità sottile, che innesta dinamiche triangolative e disturbanti, senza sfociare in un confronto diretto.

Tra i temi affrontati nella mattinata di studi, organizzata dall’Istituto Universitario Salesiano di Torino Rebaudengo e patrocinata dall’Università della Strada Gruppo Abele, L'aggressività e il suo portato visibile e invisibile nella vita sociale e organizzativa verranno presentati momenti salienti di vita organizzativa che possono però nascondere una carica aggressiva-passiva, attacchi ai dispositivi cooperativi e gruppali che, se non riconosciuti, rischiano di compromettere la tenuta relazionale dell'organizzazione e minarne efficienza ed efficacia.

Il riconoscimento di dinamiche aggressivo-passive in atto permette di interrompere potenziali escalation distruttive e di riportare a un livello esplicito e assertivo le comunicazioni potenzialmente conflittuali, disinnescando parte della loro portata.

Ci sarà inoltre spazio per un affondo tematico sulle variabili situazionali dell’aggressività, laddove studi consolidati ed evidenze empiriche sottolineano come la genesi e l’evoluzione di dinamiche aggressive nelle organizzazioni non possano essere esclusivamente correlate alla dimensione personale dei soggetti coinvolti, ma chiamino in causa il contesto in cui questi comportamenti si verificano.

Un contesto che non si riduce a neutro scenario in cui avvengono gli eventi, ma che al contrario, con i suoi fattori relazionali, umani, spaziali, strumentali e culturali contribuisce profondamente alla turbolenza in atto. Una maggiore consapevolezza dell'incidenza degli elementi del "campo organizzativo" consente politiche di prevenzione e gestione delle situazioni critiche più mirate ed efficaci

L'aggressività e il suo portato visibile e invisibile nella vita sociale e organizzativa

Il 5 maggio dalle ore 9,00 alle ore 13,00

Aule Calonghi, Lorenzini e don Bosco. IUSTO - Piazza Conti di Rebaudengo 22. Torino

Intervengono:

Laura Izzi: “Il conflitto e l'aggressività negli ambienti di lavoro: le cause e le ricadute umane ed economiche. Esempi di gestione”

Ezio Farinetti: “Invisibili ma logoranti: le dinamiche passive e situazioni dell'aggressività nei gruppi di lavoro e nelle organizzazioni”

Angelo Zappalà: “L'omicidio sul posto di lavoro”

Angela La Gioia: “Esser capi, portatori di pace e non fomentatori di guerra: il ruolo della leadership nella prevenzione”

Modera: Alessandra Schiatti (Responsabile Area Psicologia)

L'evento è gratuito ma i posti sono limitati, per iscrizioni: info@ius.to

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