Tra ieri e domani. Il corso di alta formazione in Progettazione, sviluppo e valutazione del lavoro di strada

La parata delle unità di strada a Genova, durante la FuoriConferenza autoconvocata del novembre 2021


Marzo 2022: il primo corso di formazione permanente sul lavoro di strada realizzato da un’università italiana si chiudeva con una mail di saluto ai partecipanti che suonava anche come una domanda: “Conclusione del cfp sul lavoro di strada?”

Dicembre 2022: nove mesi dopo, il tempo fisiologico di una gestazione, e la domanda ha trovato risposta con l’apertura delle iscrizioni alla nuova edizione di Progettazione, sviluppo e valutazione del lavoro di strada.

Il corso nasceva dall’ascolto dei bisogni degli operatori di strada, e vede nel suo secondo anno di vita una didattica migliorata a partire dall’esperienza dei partecipanti alla prima edizione.

Marzo 2022: Ieri è terminato il cfp, una piccola riflessione a caldo. Ritorni positivi sul corso ne avevamo già avuti, ma il momento dedicato alla valutazione finale condivisa ha mostrato un livello di gradimento veramente inaspettato. Addirittura, alcuni hanno chiesto di poter partecipare come uditori a una eventuale futura edizione. Gli stimoli sono stati tanti quanti sono gli aspetti toccati dal lavoro di strada: dalle strategie di riduzione del danno agli interventi nei contesti di divertimento, dalla riflessione internazionale sull’outreach alla capacità di fare rete e progettare a livello locale, dall’etnografia di strada alla gestione delle dinamiche conflittuali.

Come sempre, grande spazio è stato dedicato al confronto di esperienze, cercando di adottare lo stesso confronto paritario che la pratica dell’educatore di strada richiede: «Ci avete parlato di prossimità creandola fra di noi», obiettivo tutt’altro che scontato.  

Dicembre 2022: Lorenzo Camoletto, a proposito del lavoro di strada rilancia:

Intercettare tardi e male le situazioni critiche ha costi altissimi, sia sul piano individuale che collettivo

ma allo stesso tempo

Scendere in strada fra la gente e farsi accettare, far sentire le persone ascoltate e tradurre i loro bisogni, i loro sentimenti, per restituirli a loro stesse e agli attori pubblici, in contesti informali destrutturati, richiede un altissimo livello di competenze relazionali e tecniche. Competenze che vanno continuamente aggiornate e riadattate.

Le iscrizioni al corso di alta formazione in Progettazione, sviluppo e valutazione del lavoro di strada si chiuderanno il 10 gennaio. Tutte le informazioni sono reperibili sul sito dell’Università di Bologna, all’indirizzo:

https://www.unibo.it/it/didattica/corsi-di-alta-formazione/2022-2023/progettazione-sviluppo-e-valutazione-del-lavoro-di-strada.

Vi aspettiamo!

Leggi l’articolo sul sito del Gruppo Abele

Previous
Previous

“Prendiamoci cura di me”, l’UdS nelle parole di Lorenzo Camoletto

Next
Next

Referendum sulla cannabis, l’ennesima occasione in fumo