Non pensiamo che esistano le “baby gang”, ma ragazzi che sbagliano

La tavola rotonda del workshop Educare sulla strada nel distretto di Fidenza

Riportiamo di seguito il resoconto del workshop Educare sulla strada nel distretto di Fidenza, organizzato da Asp Distretto di Fidenza e Università della Starda Gruppo Abele il 15 giugno, pubblicato dalla Gazzetta di Parma:

Come avvicinare e costruire una relazione con i giovani che vivono le aree della marginalità? Il tema di scottante attualità è stato al centro di un workshop dal titolo «Educare sulla strada nel Distretto di Fidenza», organizzato da Asp Distretto di Fidenza e dall’Università di Strada Gruppo Abele, col patrocinio del Comune di Fidenza e della Regione Emilia-Romagna. «Siamo usciti per le strade del nostro Distretto e abbiamo incontrato diversi ragazzi – ha sottolineato Massimiliano Franzoni, presidente di Asp Distretto di Fidenza –. Lo abbiamo fatto in un momento molto difficile come quello post pandemia perché pensiamo che la strada e le comunità siano i luoghi del patto educativo. Ci siamo interrogati come adulti e istituzioni, abbandonando l’atteggiamento della delega e di un giudizio a priori sui giovani. Non pensiamo che esistano le “baby gang” ma ragazzi che sbagliano e spesso lo fanno gridando aiuto».

Nel Distretto di Fidenza sono stati organizzati interventi di prossimità in diverse aree, attraverso la collaborazione tra Asp, Comuni e realtà del terzo settore.

A Fidenza, per esempio, un’equipe di Casa di Lodesana ha contattato circa cento ragazzi tra settembre 2022 e maggio 2023.

A Fontanellato, invece, un’equipe della Ludoteca Astamblà – cooperativa Proges ha intercettato negli ultimi anni diversi gruppi informali, dedicando a ciascuno attività specifiche e organizzando insieme a loro tre edizioni di FesTav con «jam» artistiche che hanno coinvolto oltre duecento ragazzi in ciascuna occasione.

A Salso, dove le attività sono seguite dalla cooperativa Il Cortile, sono stati coinvolti tra i sessanta e settanta ragazzi tra il 2019 e il 2020.

A Sissa Trecasali da diversi anni i servizi di prossimità sono organizzati intercettando gruppi delle superiori (circa cinquanta ragazzi) da un’equipe della cooperativa Gruppo Scuola.

Infine, sono stati organizzati progetti analoghi anche a Soragna (cooperativa Auroradomus) e a San Secondo (Aps Bottega Creativa).

«Ci siamo impegnati a promuovere i servizi di prossimità, perché li crediamo capaci sia di leggere e restituire i fenomeni in tempo reale (e nelle loro corrette dimensioni), sia di rafforzare il tessuto relazionale delle comunità. Come del resto è emerso nel workshop stesso dalla voce degli educatori, quella degli altri relatori e dalla partecipazione attenta dei convenuti» hanno spiegato Ivan Severi e Lorenzo Camoletto dell’Università di Strada del Gruppo Abele.

«La giornata di studio è stata molto interessante e ricca di spunti e ha confermato anche attraverso i dati e le testimonianze che l’educativa di prossimità deve diventare uno strumento imprescindibile per costruire politiche di territorio in cui i giovani siano davvero considerati protagonisti», ha concluso Alessia Frangipane, assessore alle Politiche sociali del Comune di Fidenza.

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Scarica il report della ricerca “Bande giovanili” di strada in Emilia-Romagna tra marginalità, violenza e insicurezza urbana, a cura di Rossella Selmini e Stefania Crocitti

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