Un viaggio intenso: l’esperienza formativa degli educatori di strada nel progetto Space
Riportiamo di seguito il contributo dell’Università della Strada alla restituzione conclusiva del progetto Space:
Il progetto Space, ci ha dato l’opportunità di accompagnare, attraverso formazione e supervisione, educatori di strada attivi in sei città italiane di diverse dimensioni. È stato un viaggio intenso quello che abbiamo vissuto insieme, costellato di emozioni, frustrazioni, criticità, soddisfazioni e successi.
Le équipe sono state chiamate a muoversi con creatività e flessibilità tra le mille contraddizioni che la “strada” presenta, in un periodo segnato anche dalla “distanza sociale” imposta dalla pandemia. Lo hanno fatto con passione, affrontando le sfide in maniera condivisa e cercando soluzioni innovative.
Formazione e supervisione condivise hanno permesso uno scambio di esperienze fra territori diversi, adattando la metodologia comune dell’“educativa di strada” – centrata sul superamento della gerarchia netta tra educatori e soggetti coinvolti, sull’attivazione e sulla mediazione di comunità – misurando l’efficacia dello strumento nell’incontro con i giovani negli stessi contesti da loro frequentati.
Collaboriamo da decenni con molti servizi e progetti di prossimità in tutta Italia, proponendo percorsi interattivi ed esperienze di osservazione e condivisione “sul campo” fra realtà differenti.
Il valore aggiunto del progetto Space è stato costituito dall’approccio multi-situato e dalla continuità: seguire sei realtà differenti per tre anni, attive sotto lo stesso cappello progettuale, ha permesso di costruire più che una rete, una “comunità di pratiche”, uno spazio con una visione accogliente da cui trarre energia per sviluppare approcci nuovi e originali, per orientare e sviluppare il rapporto con i giovani, gli altri attori, formali e informali, dei territori, i committenti e le proprie organizzazioni di appartenenza.
Allo scopo di creare un ambiente educativo efficace e inclusivo, all’educatore di prossimità è richiesto lo sviluppo di specifiche capacità e competenze: attitudine all’empatia, atteggiamento accogliente, postura orientata all’ascolto attivo e sospensione del giudizio.
Troppo spesso all’altissimo livello di richiesta, in termini di competenze e dedizione, fanno da contraltare condizioni contrattuali precarie e progetti fragili in termini di risorse e orizzonti temporali.
Il progetto Space con il suo respiro triennale e la possibilità di formazione, supervisione e confronto, ha permesso di investire sul capitale umano, rappresentando nel panorama odierno un esempio straordinario e in netta controtendenza.