In prima persona (plurale). Presenti e Sicuri.

Si accenda la televisione, si scrollino reels, si guidi nel traffico, et cetera, senza alcuno sforzo si può evincere quanto il tema dell’aggressività sia trasversale ai diversi aspetti della vita delle persone: i miei amici dicono che sono aggressivo, ma me lo dicono urlando… (semi-cit.).

Senza aspirazioni velleitarie o di cura miracolosa, il corso Presenti e Sicuri. La gestione di situazioni di scontro e aggressività si è posto con l’atteggiamento pragmatico di chi non sottovaluta i temi ma li affronta consapevole della complessità che li caratterizza.

Ma come?

Mettendo al centro l’esperienza degli operatori e il vissuto in prima persona (se possibile plurale), senza calar ricette preconfezionate dall’alto, per non sottostimare gli episodi che scuotono nel profondo l’animo, purtroppo con una frequenza preoccupante: “al lavoro, mangio pane e aggressività”.

Presenti e Sicuri non si è limitato a raccogliere gli episodi di aggressività per constatare la realtà dei fatti accettandola e normalizzandola, ha anche raccolto la sfida di fornire strumenti utili alla gestione di tali episodi, contestualizzandoli alla realtà di ognuno. Non solo da un punto di vista teorico e verbale, ma anche da una prospettiva pratica e corporea.

Ed è specialmente in quest’ultimo aspetto che si decostruisce il titolo del corso: l’esser presenti, sia a livello mentale, attraverso consapevolezza, lucidità e volontà, sia a livello corporeo, con i gesti, la postura, lo sguardo e il “so-stare”; altrettanto, l’esser sicuri , tramite l’azione, l’esercizio, sia esso di movimento che di introspezione, attraverso l’apprendimento di tecniche di difesa personale o di strategie per la gestione del comportamento aggressivo, come l’utlizzo del talk down.

Nondimeno, la sinergia degli apparentemente opposti verbale e agito, teorico e pratico, ha elicitato una prospettiva di apprendimento inusuale nei partecipanti, dove il simbolico si esprime nell’atto, dove la contrapposizione tra due schieramenti assume un significato ulteriore e un atteggiamento poco presente, poco consapevole si traduce in una perdita di equilibrio figurata ma anche effettiva.

D’altra parte, se si è poco presenti e ci si sbilancia con le parole si è aggressivi, giocoforza, ci si sbilancia con il corpo, si perde l’equilibrio e la giusta distanza.

Alla luce di quanto appreso e mediante il confronto diretto e comprensivo con altri operatori, il gruppo sviluppa nuove prospettive e disvela nuovi significati. Gli episodi, le strategie e le azioni intraprese vengono ri-significati in prima persona (plurale), consentendo di vivere presenti e sicuri episodi aggressivi e violenti, o perlomeno “sentendosi un po’ meno insicuri” e con “più terreno sotto i piedi”.

Vedi il programma del corso Presenti e Sicuri. La gestione di situazioni di scontro e aggressività

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