Strumenti della relazione di aiuto: la conduzione di gruppo, il nuovo corso UdS

Quando ho lavorato nel Servizio di Accoglienza del Gruppo Abele, una volta una persona in attesa di entrare in una nostra struttura riabilitativa mi chiese:

Ma voi fate gruppi urlati? 

Rimasi un po’ sorpresa, ma se ripenso a quella domanda, che richiamava a modelli di confronto tirati al loro limite, oggi ci vedo una richiesta, rivolta a noi operatori. E allora possiamo andare oltre e trovare, nella curiosità di ri-esplorare la metodologia della conduzione dei gruppi, un ventaglio di opzioni ampio e variegato.

La parola trova uno spazio dentro una cornice che definisce le finalità di un gruppo (sia esso terapeutico, psicoeducativo o di discussione). Ma se la cornice contiene la parola, la tela racconta invece di approcci diversi, che sanno integrare al linguaggio verbale il potere della comunicazione analogica.

E così immagini, corpo e materiali possono fare da medium per la narrazione gruppale.

Come operatori sociali, il flusso del contenuto rischia di farci perdere la lettura delle dinamiche, e per questo trovare nelle nostre realtà di accoglienza la possibilità di usare linguaggi differenti crea lo spazio per un fluire diverso, che costruisce significati condivisi anche laddove il linguaggio verbale sembra essere una barriera piuttosto che un ponte.

Il nostro setting allora ritrova geometrie variabili e si allinea agli obiettivi della scelta di condurre dei gruppi.

Avere in mente le variabili della matassa intricata che il gruppo mette in scena ci consente di fare proposte coerenti con gli obiettivi. Anche leggere i contesti ci aiuta a declinare il gruppo in modo utile. Strutture residenziali, centri diurni, strutture carcerarie, sportelli di accoglienza costituiscono solo alcune dei possibili contesti di applicazione dell’approccio.

Se proviamo a rispondere a quattro domande di senso – perché, cosa, dove e come – iniziamo a delineare un cerchio (non magico) che attiva occasioni di confronto, scambio, consapevolezza e forse cambiamento.

Il 20 e il 21 novembre, a partire dal gruppo in formazione, costruiremo una di queste possibilità, attraverso il potenziamento delle competenze di conduzione, lasciandoci condurre…

Lo zaino dell’operatore sociale. Strumenti della relazione di aiuto: la conduzione di gruppo, a Torino presso la Fabbrica delle “e”, Corso Trapani 91b.

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