Act Your Job. Dietro le quinte dell’Università della Strada

L’Università della Strada del Gruppo Abele è stato il mondo in cui sono stata “catapultata” per affrontare le quaranta ore di job shadowing necessarie a completare il progetto Act Your Job.

In questo mondo mi hanno accolta tre persone che sin da subito mi hanno aperto gli occhi su come si affrontano le varie dinamiche che girano intorno al lavoro sociale. Queste tre persone sono Simona, Marzia ed Ivan, le quali in poche ore mi hanno fatto capire che, per muoversi a testa alta ed essere davvero di aiuto in questo settore, bisogna avere prima di tutto ben chiaro il concetto di spirito di adattamento ed assimilarlo giorno dopo giorno.

Loro, oltre ad averlo assimilato, probabilmente lo hanno come dote innata e in queste quaranta ore mi hanno dato l’opportunità di mettermi alla prova e sperimentare anche solo in minima parte cosa significasse far muovere questa grande macchina.

E il Gruppo Abele effettivamente dal mio punto di vista è proprio una grande macchina, capace di superare ogni frontiera per aiutare chi più ne ha bisogno, una macchina per cui ogni singola persona ha il diritto di essere presa per mano e accompagnata su una strada sicura.

Credo sia proprio questo ciò che affascina di più di questo mondo: c’è un grande impegno dietro ogni singolo particolare, ma questo impegno alla fine viene sempre ripagato dal sorriso delle persone che si aiutano, in ogni contesto.

Io, dal mio canto, ho avuto modo di aiutarli nella realizzazione dei contenuti social di due progetti molto interessanti. Il primo progetto è costituito da un corso chiamato Hangin’ out. Introduzione all’outreach e alla relazione nella bassa soglia che si terrà il prossimo settembre e riguarda la formazione di operatori sociali direttamente nel contesto in cui svolgeranno il proprio operato.

Il secondo progetto invece, Safe direction, è attivo da qualche mese e riguarda la prevenzione dell’uso di alcool alla guida. Questi due progetti si muovono in contesti apparentemente distanti ma in realtà il fine ultimo è il medesimo: aiutare.

Da persona giovane mi accorgo quanto sia importante avere vicino figure come quelle che abitano l’ampio universo del Gruppo Abele, figure che sappiano farti capire il giusto peso delle azioni che metti in pratica. Perché noi giovani, molto spesso, non abbiamo ancora la giusta maturità per capire che anche delle azioni che potrebbero sembrare banali alla lunga portano a delle conseguenze.

Mi ha fatto veramente piacere aver avuto, anche solo per poche ore, l’opportunità di osservare dall’interno lo scheletro di questa macchina e collaborare con le persone che fanno da carburante per consentirgli di muoversi.

Entra nel grande universo del Gruppo Abele

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Serena De Virgilis è su Linkedin

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