Elon Musk e l’uso di droghe: Una questione di libertà o di salute pubblica?
Il 6 gennaio del 2024, il Wall Street Journal ha pubblicato un articolo in cui si sosteneva che Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo, facesse uso di droghe illegali. L’articolo, che si basava su testimonianze di persone vicine a Musk, riportava che questi avrebbe assunto Lsd, cocaina, ecstasy e funghi psichedelici, spesso durante feste private.
Musk ha negato le accuse, sostenendo di aver fatto uso di droghe solo con prescrizione medica e di essere in grado di gestire il suo uso in modo responsabile. Tuttavia, le preoccupazioni dei suoi dirigenti e dei suoi investitori restano.
Indipendentemente dalla veridicità delle accuse, la storia di Musk solleva una serie di questioni importanti sull’uso di droghe. In particolare, ci invita a riflettere sull’ossessione per il drug free (l’astinenza), motivata dal pregiudizio che l’uso di sostanze psicoattive distruggerebbe deterministicamente la vita delle persone che ne fanno uso.
È vero che l’uso di droghe può avere conseguenze negative. Alcune sostanze, come il tabacco, l’alcol, la cocaina e l’eroina, sono altamente dannose e possono portare a dipendenza, problemi di salute e criminalità, ma non necessariamente lo fanno. Altre sostanze, egualmente demonizzate, come la marijuana e la ketamina, possono essere utilizzate in modo sicuro e responsabile.
Nel caso di Musk, è difficile dire se il suo uso di droghe abbia avuto un impatto negativo sulla sua vita. È certo che è un uomo di grande successo, che ha fondato e/o controlla mezza dozzina delle compagnie più innovative e futuristiche del mondo. E, anche se le sue posizioni politiche sono controverse e ha avuto diversi comportamenti discutibili, non lo si può definire certo incapace di perseguire e ottenere gli obiettivi che si prefigge.
In ogni caso, la storia di Musk ci dimostra che l’ossessione per il drug free è ingiustificata.
L’uso di droghe non è necessariamente un sintomo di un problema di salute o di incapacità di gestire la propria vita. È possibile che alcune persone usino droghe in modo compatibile con i propri bisogni e valori.
Sarebbe ora di preoccuparsi di come stanno le persone prima di preoccuparsi di cosa usano/consumano.
Dovremmo ascoltare le persone e osservare con loro gli indicatori di stile di vita, come il lavoro, le relazioni, l’autostima e la salute mentale. Scopriremmo forse che molte persone che usano sostanze lo fanno in modo compatibile con i propri bisogni e che molte altre che non usano sostanze invece avrebbero bisogno di aiuto ma non lo trovano.
Per approfondire il tema del consumo controllato: Droghe e autoregolazione. Note per consumatori e operatori, a cura di Grazia Zuffa e Susanna Ronconi
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